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Configurazione di un DSN ODBC per connessioni a database
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Nell'articolo precedente abbiamo parlato di interfacciamento ODBC, ma non abbiamo visto come creare un DSN da utilizzare in seguito, ma prima di procedere è bene chiarire il significato del termine DSN, Data Source Name, cioè Nome di Origine Dati, ovvera una sorta di collegamento centralizzato a database posizionati in un computer.

A cosa serve un DSN?
Lo scopo principale di un DSN è fornire protezione ai dati. In un sistema operativo multiutente come Windows NT si possono proteggere determinate cartelle del server dall'accesso di altri utenti. L'amministratore del server potrà tranquillamente memorizzare in una cartella protetta tutti i database e configurare i DSN in maniera separata.

In questo modo i singoli utenti, pur non avendo accesso diretto a tale cartella potranno utilizzare alcuni dati che sono contenuti in essa. Inoltre attraverso i DSN è possibile fare riferimento a files che stanno all'esterno della cartella radice del server web. Si possono fare programmi che funzionano su Internet che accedono a dati protetti, esterni ai normali percorsi http.

Dopo questa doverosa introduzione vediamo come si configura un DSN.

Figura 2All'interno del Pannello di controllo, apriamo la voce Origini Dati ODBC (32 bit) contrassegnata dall'icona oppure Figura 1 a secondo del sistema operativo, ed apparirà una finestra del genere:

Possiamo subito vedere che è divisa in varie aree:

  1. DSN utente: Origini dati visibili ed utilizzabili unicamente dall'utente che sta utilizzando la macchina al momento.
  2. DSN di sistema: Origini dati utilizzabili da tutti gli utenti che si collegano alla macchina.
  3. DSN su file: Origini dati salvate su di un file, accessibili a chiunque abbia accesso alla cartella dove sono memorizzate.
  4. Driver: Dispositivo software che permette ai programmi di connettersi a diverse tipologie di database
  5. Analisi: Permette l'avvio di strumenti di analisi delle connessioni ODBC, ovvero ai DSN.
  6. Pool di connessioni: Meccanismo che permette ai programmi di velocizzare le connessioni ai database lasciando delle porte aperte temporizzate.
  7. Informazioni: Mostra le versioni dei componenti del pannello Origini Dati.

Nel nostro caso configureremo un DSN utente, sia per la sua semplicità, sia perché potremmo non avere i privilegi di amministratore nella macchina dove lavoriamo.

Clicchiamo sul pulsante aggiungi e ci verrà chiesto che tipo di origine dati vogliamo creare.

Figura 3
Figura 3

Come viene mostrato nella figura 3, utilizzeremo il driver per Microsoft Access, formato che dovrebbe essere presente nella quasi totalità delle macchine. Clicchiamo sul pulsante Fine e ci apparirà la finestra di installazione dell'origine dati per il driver scelto.

Figura 4
Figura 4

Selezioniamo un database premendo il pulsante Seleziona.
Nel nostro caso abbiamo scelto il database CD.MDB che si trova all'interno della cartella Documenti dell'hard disk C.
Casomai non doveste avere un database MDB potete premere il pulsante Crea e scegliere la posizione dove salvarlo.
Una volta scelto il database per il quale vogliamo configurare il DSN diamo un nome al DSN, noi abbiamo scelto DatabaseCDROM. Opzionalmente possiamo anche dare una descrizione al DSN.
Finite queste operazioni premiamo il pulsante OK e il DSN è pronto per essere usato.

Tutti i vari pulsanti visibili nella figura 4 servono per mettere a punto la configurazione del DSN, impostare una password, un tempo limite, compattare e recuperare un database.

Una volta configurato il DSN, tutti i programmi utilizzati dall'utente per il quale abbiamo creato il DSN, potranno accedere all'origine dati effettuando una connessione di tipo ODBC.

Questo DSN verrà poi utilizzato in qualche altra richiesta all'interno di VB Simple.
Per cui si consiglia di scaricare il database CD.MDB mediante il collegamento qui in basso. Una volta scompattato il file, copiarlo nella cartella Documenti e provare a configurare il DSN. Da notare che potreste copiare il database anche in un'altra cartella qualsiasi, impostare il percorso del DSN a quella cartella ed utilizzare all'interno di un programma l'origine dati senza doversi preoccupare troppo di dove questa è posizionata. Se il DSN è configurato correttamente, non sarà necessario ricordarsi dove il file è stato conservato.

Fibia FBI
8 Novembre 2000
Modificato il 13 Marzo 2004

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